Curiosità, Pietra Leccese, Salento

I mestieri antichi del Salento: oggetti in pietra leccese e non solo

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Tra pietra leccese, midollino di giunco, fili di cotone e terracotta, il Salento è terra di antichi mestieri e di straordinarie competenze. Una perizia che viene da lontano e che nulla ha a che fare con i saperi contemporanei come li concepiamo oggi. Non è sapere, ma è saper fare. Quel saper fare che si tramanda di padre in figlio e di madre in figlia, e che lungamente ha dato sostentamento a tante e tante famiglie in questa splendida terra tra due mari. Texunshop si occupa di promuovere l’arte della lavorazione degli oggetti in pietra leccese, ma vi sono anche molti altri mestieri antichi che può interessare conoscere. Scopriamoli assieme.

Antichi telai, pizzi e merletti

Telai e uncinetti davano e danno vita ancora oggi a pizzi, merletti e ricami unici nel loro genere. Un tempo si lavorava soprattutto per la dote, fatta di tovaglie, asciugamani, centrotavola, lenzuola, donate in corredo alle future spose. L’arte del ricamo si praticava in casa, ma durante la stagione buona anche sull’uscio di casa, in compagnia delle vicine. Si cuciva e richiamava chiacchierando. Di qui, il nome di un particolare ricamo molto noto ed ancor oggi tramandato in Salento. Il chiacchierino. Lo stesso che è rievocato sotto forma di luce nelle famose luminarie, in occasione delle feste patronali. Chiacchierino ed uncinetto andavano di pari passo con straordinari manufatti realizzati al tombolo, una sorta di grosso cuscino sul quale, grazie a fuselli e spilli, si intrecciavano magistralmente lino, seta, ma anche semplice cotone. E poi ancora, il telaio a pedale, sul quale lavorare con pazienza, spesso al termine di una giornata in campagna, per dar vita a trama ed ordito. Oggi non sono poche le mamme, le nonne ma anche le piccole imprenditrici che, in Salento, tengono viva l’arte del ricamo e del cucito.

Il giunco, protagonista tra mare e terra

Dalle mani d’oro delle ricamatrici salentine, spostiamo l’attenzione verso le altrettanto preziose mani dei pescatori, dei mastri caseari, dei contadini. Ambiti differenti, quello del mare, quello della terra e quello dell’allevamento, che però hanno in comune il giunco, pianta umile, reperibile facilmente in prossimità di zone umide, e facilmente plasmabile sotto più forme. Ed è così che la tradizione salentina vive ancor oggi di nasse, indispensabili compagne “d’avventura” dei pescatori gallipolini, di fiscelle nelle quali i mastri caseari depositavano e talvolta depositano ancora oggi ricotta e giuncata, e poi ancora di panari, splendidi nella loro semplicità, pensati per la raccolta delle olive ed ancor oggi indispensabili strumenti per i lavori in campagna.

Terracotta, ceramica, maiolica: una volta c’era il tornio… (e c’è ancora)

La carrellata dei mestieri di un tempo prosegue con l’arte figula, l’arte della lavorazione della terracotta. Tutto ha inizio con un tornio, che gira e gira, sotto le sapienti mani dei maestri ceramisti. Che ancora oggi, qua e là, non smettono di lavorare come un tempo, plasmando oggetti senza tempo, uno ad uno. Plasmare, smaltare, cuocere…..Pazienza, resistenza al calore emesso dai forni, attenzione ai dettagli, voglia di fare. Ma il risultato è straordinario…piatti, bicchieri, pignate, soprammobili che ancora oggi è impossibile non trovare in qualunque casa di qualunque famiglia salentina…

Pietra leccese, creazioni senza tempo dal Barocco ai giorni nostri

Dalla campagna alla terra, ed ancor più giu. E’ proprio il sottosuolo ad offrire lavoro e sostentamento ad alcune famiglie salentine da innumerevoli generazioni. Pietra tenera e duttile, dall’inconfondibile giallo paglierino, la pietra leccese è la protagonista del celebre Barocco leccese. E proprio nel barocco torna prepotentemente il motivo del merletto, ma anche una miriade di altre forme e fantasie, che prendono forma, quasi fossero vive….con loro, una pioggia di fossili marini e conchiglie, a testimoniare la forza vitale di una pietra senza tempo. Oggi la pietra leccese si lavora ancora come un tempo, scalpello alla mano…una tradizione mantenuta viva che, grazie all’estro ed alla fantasia degli artigiani, si arricchisce di nuovi spunti e nuove forme giorno dopo giorno.

La famiglia Sicuro è dedita da generazioni all’estrazione ed alla lavorazione della pietra naturale offerta dal sottosuolo salentino ed è custode di saperi, competenze, piccoli e grandi trucchi del mestiere che oggi prendono vita e forma in una gamma di oggetti in pietra leccese senza tempo. E come accade per la lavorazione degli oggetti in pietra leccese, anche le altre antiche arti che si tramandano in Salento sono oggi portate avanti da famiglie che hanno a cuore la tradizione. Perchè per loro, come per lo staff di Texunshop, l’obiettivo non è puramente “commerciale”, ma anzi è quello di tener vivo l’amore nei confronti di un saper fare che è l’essenza stessa delle loro vite.